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scopri come funzionano i diversi algoritmi all’interno dei social network e fai decollare la tua attività
Il social media marketing è una branca del digital marketing che in questi anni ha davvero assunto un ruolo di fondamentale importanza per la crescita delle aziende e dei brand.
La base di tutto questo sta senz’altro nella costruzione e la messa online di un sistema basato su algoritmi molto complessi, che soddisfano le esigenze di ogni singolo social network.
Ma andiamo a vedere più nel dettaglio di che si tratta.
Conoscere adeguatamente l’algoritmo del canale su cui stiamo lavorando è sicuramente uno dei primi passi per la corretta gestione di un qualsiasi account professionale. Ogni reazione o feedback ottenuti vengono generati da una corretta conoscenza dell’algoritmo di riferimento e della progettazione di una strategia “su misura” per il nostro target. Per una corretta strategia di social media marketing è fondamentale destreggiarsi tra le diverse peculiarità di ogni algoritmo. Così come nella vita reale anche nella comunicazione digitale ogni canale ha le sue “regole” specifiche.
Facebook è il padre dei moderni social network ed è quello su cui tutti i giovani social media manager in giro per il mondo si “fanno le ossa”. Croce e delizia del social media marketing, è uno degli algoritmi con più aggiornamenti e modifiche della storia dei social media. La versione attuale, con data agosto 2022, la stessa che ha introdotto l’esperienza delle Pagine di Business, “gira” mostrando ad ogni utente una selezione di contenuti provenienti da amici, pagine seguite, pubblicità, Reels e materiale “esterno”, che secondo l’algoritmo si potrebbe ritenere interessante sulla base di operazioni già effettuate da quel profilo (like a post, immagini, commenti, o insomma qualsiasi tipo di interazione registrata dal sistema).
La cosa fondamentale da considerare per tutte le azioni che riguardano la crescita dell’engagement, ossia il tasso di coinvolgimento degli utenti nei confronti del proprio account o profilo business è conoscere le funzionalità dell’algoritmo di Facebook e miscelare il tutto ad un alto grado di conoscenza del proprio pubblico ideale, il pubblico in target. Se si conosce bene il proprio pubblico e le “regole” dell’algoritmo di Facebook abbiamo modo di progettare delle strategie con cui aumentare il loro tasso di coinvolgimento.
Instagram negli ultimi anni è divenuto preponderante nella crescita di piccoli e grandi brand in rete ed è stata la sede dell’esplosione del fenomeno degli influencers che hanno fatto di questo canale e della conoscenza del suo algoritmo una vera professione e in alcuni casi hanno permesso la nascita di fenomeni di business internazionali, alcuni addirittura già quotati in borsa, come nel caso dell’Italia, Chiara Ferragni.
Anche in questo caso è necessario senz’altro conoscere bene il meccanismo dell’algoritmo che “gira” sulle interazioni o azioni che ogni account fa sulle immagini proposte, che sono il vero focus di questo social. Sempre su Instagram da tutti questi influencers sono nate una serie di attività come i Freebie o i Giveaways, che sono delle vere e proprie micro azioni di marketing con obiettivo crescita del tasso di engagement.
TikTok è il social network della Gen Z (i nati tra il 1997 e il 2010) per eccellenza e ad oggi è anche il canale con il tasso di engagement più alto in assoluto nel mercato. Il primo obiettivo dell’algoritmo di TikTok è di tenere gli utenti incollati alla piattaforma. Di fatto a differenza degli altri social, non è fondamentale il numero di followers o il numero di like sul profilo, ma se un contenuto viene visto dal pubblico adatto, può fare ugualmente migliaia o milioni di visualizzazioni e interazioni. Unico focus dunque: creare video coerenti col proprio pubblico.
Nel caso di TikTok, e vista l’alta dinamicità del canale, è sicuramente utile passare una piccola parte della propria giornata sul canale, scoprire trends e studiare i contenuti e le strategie di altri utenti in target con il nostro business e già “forti” sulla piattaforma.
Se quei profili hanno il pubblico ideale per il nostro business e hanno già delle interazioni importanti in termini di numeri ne sapranno tanto di quella fetta di utenza ed è il caso di studiarli un po’.
Oltre il 70% dei video che visioniamo quotidianamente su YouTube parte dai suggerimenti forniti dall’intelligenza artificiale dell’algoritmo stesso! Anche questo algoritmo negli anni ha subito delle variazioni significative, infatti, prima del 2012, YouTube classificava i video in base al numero di visualizzazioni: più persone guardavano un video, più sarebbe stato presentato ad altri spettatori. Il fenomeno del click baiting (creare titoli che incoraggiano l’utente alla visualizzazione del contenuto video senza rispondere realmente alle esigenze di quell’utente) ha forzato il team di Youtube a ri-disegnare il proprio algoritmo per evitare questo fenomeno.
Come abbiamo ripetuto parecchie volte la crescita delle interazioni dipende enormemente dal grado di conoscenza delle regole dell’algoritmo di quel social network e delle preferenze e gli interessi della propria utenza. Youtube ad esempio è un social di condivisione di video e negli anni è diventato un macro ecosistema che ha dato spazio a tantissimi youtubers, capaci di rendere i propri canali delle vere e proprie case di produzione video o dei canali streaming con palinsesti, pieni di rubriche, programmi, format video e podcast di qualsiasi genere.
LinkedIn è il social job business per eccellenza. Al suo interno è possibile crearsi una vera e propria vetrina o coltivare delle relazioni anche da remoto con dei professionisti del proprio settore con cui collaborare o crescere. Per LinkedIn la parola d’ordine per il proprio tasso di engagement è “pertinenza”. Più essa migliora, più si viene trasmessi sui feed di rete. Tra i criteri seguiti dal sistema, c’è il tempo speso sul proprio post (tempo di permanenza) e il numero di interazioni (mi piace e commenti).
Ovviamente la coerenza con il settore di riferimento e di conseguenza anche col pubblico per noi ideale sono la cosa da tenere in forte considerazione per questo social. Essere pertinenti significa proprio parlare di quello che interessa professionalmente al nostro pubblico e farlo in una maniera che susciti la curiosità o la voglia di entrare in contatto con noi e la nostra realtà di business.
Come abbiamo visto conoscere il social di riferimento e il meccanismo su cui “gira” l’algoritmo specifico è una buona pratica da mettere in primo piano. Senza un buono studio del mercato di riferimento un social media manager si trova a “sparare nel mucchio”, senza una visione precisa e dettagliata dei risultati che vuole ottenere e senza grandi chances di riuscita.
I Social Network oggi occupano uno spazio preponderante e nel quale diventa sempre più importante essere presenti, soprattutto per una azienda. All’interno dei Social Network transitano milioni e milioni di utenti ogni giorno, ogni ora, e bastano davvero pochissimi secondi per trasformare i visitatori dei Social in Clienti!
Conoscere, e bene, le dinamiche degli algoritmi è certamente una efficacissima strategia che, se saputa strutturare, accresce la notorietà di un brand e ne aumenta i fatturati! Proprio per questo è importante affidarsi ad agenzie competenti in social media marketing ottimizzando risorse, energie e tempo per l’azienda che desidera fare dei Social Network un ambiente fertile su cui incontrare utenti, follower e, perché no, tanti nuovi estimatori!
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