Raccontare le emozioni negli spot delle pubblicità televisive

Lo spot televisivo, se ben progettato e realizzato, diventa pura Arte, sì, quella con la A maiuscola: grazie all’uso di particolari strategie comunicative, improntate sul racconto e sulla narrazione, è possibile catturare l’attenzione dello spettatore e modificare le sue scelte, influenzando il suo potere d’acquisto. La mission dello spot TV è emozionare, suscitare delle percezioni, delle sensazioni, portare in superficie dei ricordi e delle memorie che riaffiorano dai cassetti del nostro trascorso, del nostro vissuto. Non chiamatele dunque solo pubblicità televisive questi vettori così tanto carichi di senso e sentimento! Le pubblicità attuali si prefiggono questo focus ben preciso e sanno toccare direttamente le corde umane più profonde: ma può davvero la pubblicità del momento scuotere gli animi in questo modo così forte e vigoroso? La risposta è sì, con una strategia che è quasi una pozione magica: lo storytelling che colpisce la sfera emozionale dello spettatore.

Il ruolo delle emozioni nella pubblicità

I più recenti studi della branca del neuromarketing hanno appurato quale sia il ruolo strategico delle emozioni nel condizionare il potere decisionale dello spettatore, indirizzando il consumatore verso un particolare prodotto e influenzando, così, il potere d’acquisto. Questo succede perché noi tutti riponiamo delle aspettative in quello che compriamo, e desideriamo che vengano soddisfatte: un poeta molto conosciuto come Giacomo Leopardi cantava quanto fosse più invitante e accattivante il sabato, il giorno dell’attesa della festa, piuttosto che l’indomani, la domenica, la fine del sogno. Tutte le pubblicità funzionano allo stesso modo, con lo stesso meccanismo che va ad agitare le coscienze, generando hype, aspettativa, desiderio, voglia, aspirazione, immaginazione. Il consumatore, secondo le regole del neuromarketing, è proprio come un grande sognatore, con quel suo incedere avvolto di meraviglia e stupore tra gli scaffali del supermercato, e mentre si fa sedurre magari proprio da quella pubblicità recente che racconta di come e quanto quella merendina gli ricordi l’infanzia, quando ancora c’era la sua mamma a scaldare il latte e preparare la colazione. 

Fare pubblicità in TV
, secondo le norme del neuromarketing, significa catalizzare l’attenzione e le emozioni dello spettatore, creando curiosità verso un certo articolo: ad esempio attraverso il lancio prodotto realizzato ad hoc, mediante un teaser che dia forma ai desideri, alle emozioni e ai ricordi di chi compra. Pare quasi che, dagli scaffali del supermercato, il packaging e le scatole degli alimenti (ma questo discorso si può applicare a qualunque categoria merceologica) richiamino il più o meno ignaro spettatore come le sirene mitologiche che ammaliavano Ulisse, con la stessa forza e potenza. Se, in un’ottica antropologica, il supermercato viene definito come un non-luogo dove i compratori sono de-umanizzati, oggi al versante opposto si collocano i nuovi spot pubblicitari, che non devono solamente incuriosire o creare sogni, ma creare anche legami, connessioni empatiche con lo spettatore, un engagement emotivo con il consumatore che sia confermato da una sensazione di affidabilità, verità, concretezza, familiarità. 

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Tecniche di storytelling per spot pubblicitari

Questo rapporto brand-cliente, che genera l’affiliazione e l’affetto del consumatore verso il marchio (Top of Mind), e continua a comprarlo per tutta la vita (TOP BRAND) si realizza attraverso la narrazione di una storia in cui il consumatore stesso possa immedesimarsi. Questo racconto, ricco di emozioni, ricordi e ritagli di carta di vita vissuta, si concretizza in quella definizione tanto amata dello storytelling già citato, quel saper raccontare una storia, una vicenda, un aneddoto che possa essere curioso, interessante, avvincente. In una sola parola, emozionante, garantendo la mimesi emotiva, un effetto mirroring in cui lo spettatore dello spot televisivo si riflette, si specchia e riconosce quella emozione raccontata come propria. Il segreto, la chiave del successo delle pubblicità in TV risiede nella capacità di creare per l’appunto connessioni emotive, dei corto circuiti emozionali con lo spettatore attraverso particolari immagini evocative, musiche e suoni che toccano l’anima e stimolano le corde del nostro cuore, ma anche mediante una voca narrante calda, suadente, quasi da favola.

Questo è l’esempio di molte
campagne pubblicitarie che riguardano alimenti e cibi dell’infanzia, del cuore per l’appunto: da noi in Italia, dove mangiare bene è cultura e amore, gli spot televisivi che fanno presa sui ricordi e sulla memoria collettiva hanno successo immediato. Sarà perché siamo ancora una società fondata su valori come la famiglia, come la condivisione e il gusto delle cose buone di una volta, ma immaginarsi seduti a tavola insieme a mangiare un bel piatto di pastasciutta è un’immagine che fa bene alla mente, allo spirito e (una volta comprato il prodotto) anche allo stomaco! Nello specifico, lo storytelling si può interpretare come una storia a puntate, come un feuilleton che si comprava in edicola e si aspettava con ansia: le pubblicità della TV più convincenti si basano su un canovaccio quasi tecnico e prestabilito, su una trama che via via si fa intreccio e, raccontando per l’appunto una storia attraverso la pratica poetica della narrazione, sponsorizza un prodotto. Il consumatore vive lo spot televisivo come una vera e propria esperienza emotiva, aspettando con trepidazione lo svolgimento della vicenda e della puntata successiva di questo “c’era una volta” che, inevitabilmente, lo porta a recarsi al supermercato e a comprare quel formato di pasta particolare, la nuova merendina al cioccolato che gli ricorda quando era un fanciullino, o il sugo che ricorda la nonna. 

In fondo, largo ai sognatori, ma anche ai consumatori! 

Il consiglio, se siete un’azienda, quindi? È quello di rivolgervi ad un’agenzia di comunicazione con idee innovative, che sia anche competente nella realizzazione di spot pubblicitari e sappia convogliare i desiderata nei contenuti multimediali per creare un’aspirazione e una esperienza coinvolgente in grado di raccontare emozioni. 

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