Un altro errore abbastanza frequente è la mancata o errata definizione della target audience. Per cominciare è importante definire chi sono i potenziali e già clienti e una volta fatto questo concentrarsi sulle loro intenzioni, le aspettative, i desideri, le abitudini di acquisto o di ricerca delle informazioni. Un errore molto comune che le imprese commettono è quello di pensare che “tutti” siano potenziali clienti, e questo va contro la possibilità di creare un’audience accuratamente definita. Una strategia efficace per definire il proprio pubblico è quella di segmentare l’audience in base a determinate caratteristiche, come ad esempio la posizione geografica, reddito o età. Inoltre, conoscere i propri clienti significa anche essere in grado di inviare loro contenuti pertinenti ed offrire loro promozioni che siano adatte alle loro esigenze. In questo modo si può aumentare la brand loyalty, fidelizzare i clienti esistenti e persino attirarne di nuovi.  Non identificare il proprio target di riferimento è un’opportunità persa non solo perché si dovrebbero conoscere meglio i propri clienti, ma anche perché interagire con loro in modo efficace è essenziale per sviluppare una relazione di fiducia coinvolgente a tal punto da trattenere gli utenti e convertirli in clienti fidelizzati. Raccogliere informazioni e sfruttarle per capitalizzare le opportunità di marketing implica quindi un grande vantaggio competitivo e può avere un impatto duraturo sulla redditività dell’azienda, consentendo un impatto profondo sulla strategia digitale e sull’efficacia del piano digital.