Come la prova sociale influenza le scelte dei consumatori nel marketing cosmetico

Se siete una azienda del settore beauty e cosmetica, sicuramente vi chiedete spesso cosa accade nella mente del vostro target, quando entra possibilmente in una profumeria… immaginate la vostra “cliente tipo”, mentre al posto degli occhi ha un sofisticatissimo sistema di scansione laser che le permette di visionare in un battito di ciglia tutto l’intero scaffale pieno di creme anti-invecchiamento poste in bella mostra. Riuscite a seguire l’orientamento del suo sguardo? Ebbene, ecco che allora i suoi occhi si fermano come un “fermo immagine” su di una in particolare: sull’etichetta della confezione c’è un adesivo con una scritta, che definisce e dichiara la crema come la “più venduta”. La vostra cliente tipo ha sperimentato, inconsapevolmente, quello che possiamo definire “la prova sociale”. Dietro quella dichiarazione di qualità, la crema antiage promette di essere la migliore, la numero uno. Per l’appunto, la più venduta, perché quella che va per la maggiore ed è dunque la più apprezzata! Secondo voi, la cliente quale crema acquisterà? Beh, con enorme probabilità ella ha già scelto la più venduta, perché la prova sociale, a cui ha risposto, è proprio quel meccanismo psicologico, un comportamento cognitivo che applichiamo, per ottimizzare le scelte e che spiega come tante volte le persone “seguono gli altri”, soprattutto in condizioni di incertezza.

Rientrano a tale scopo, anche le
testimonianze, incluse le recensioni, le valutazioni di influencer e “gente comune”, che influenzano gli altri sulle possibili, e  probabilmente migliori, scelte d’acquisto da fare! E i prodotti di bellezza sono tra quelli più suscettibili in tal senso perché fortemente influenzabili attraverso le opinioni e esperienze altrui, ma vediamo meglio come.

Cosa si intende per prova sociale?

Quello della prova sociale possiamo definirla come una strategia del nostro modo di ragionare e dunque agire, soprattutto quando le informazioni che riceviamo dall’esterno non sono del tutto controllabili o verificabili da parte nostra. L’efficacia di una crema di bellezza, per esempio, può essere certificata o dettata dal testo di una etichetta che informa sul contenuto e sui principi attivi. Ma i risultati possono essere “assicurati e garantiti” dal giudizio di chi possibilmente proprio quella crema l’ha utilizzata e si fa “portatore del suo valore”, comprovando i risultati ottenuti.

La prova sociale allora spiega la tendenza degli individui ad
adottare il comportamento altrui in condizioni di incertezza o ambiguità, in quanto “se gli altri agiscono in una determinata maniera”, molto probabilmente il loro agire è appropriato. Questa accettazione sociale deriva da un bisogno evolutivo nel genere umano, ovvero, quello di ricevere rassicurazioni e garanzie, aumentando le probabilità di successo e riducendo i rischi del proprio agire, e questo proprio riproducendo e adeguandosi al comportamento altrui. In questi casi si tratta sempre di omologarsi al modus operandi di un gruppo e non tanto del singolo, che non fa “statistica”!. La prova sociale spiega inoltre anche un altro funzionamento, quello dell’economia cognitiva: aderendo ad un “comportamento corroborato” ci si svincola dalla responsabilità di formulare un giudizio e di investire risorse e tempi nel decodificare troppi elementi esterni. Insomma, si agisce e “non si pensa” troppo.

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Perché la psicologia della prova sociale funziona?

In un certo qual modo lo abbiamo anticipato: le persone tendono a fidarsi delle esperienze e delle opinioni degli altri quando si tratta di prendere decisioni. La psicologia della prova sociale è fondata di fatto su meccanismi profondamente radicati nel comportamento umano, come la conformità e l’influenza tra pari, ad esempio. Assumere un atteggiamento conformista può diventare anche parecchio pervasivo in alcuni ambiti, fino a spingere le persone a modellare le loro opinioni e comportamenti su quelli del gruppo, anche quando sono in contraddizione con le proprie percezioni iniziali. Questo comportamento è motivato dal desiderio di accettazione sociale e dalla paura di esclusione e ridicolizzazione societarie. Ma la conformità non è solo una questione di “accettazione sociale”, ma riflette semmai anche un meccanismo di adattamento evolutivo che ha permesso all’umanità di sopravvivere almeno in parte e prosperare negli anni, riproducendo meccanismi comportamentali e modelli sociali più complessi, considerati ideali per perpetuare la specie.

L’influenza dei pari, o
peer influence, è un altro aspetto della prova sociale: le persone sono profondamente influenzate dalle opinioni e dagli atteggiamenti delle persone a cui tengono o a cui si identificano e riconoscono. Questo modello rappresenta una modalità di “pressione sociale” che, specie presso alcuni target, può sfociare nell’imitazione, o nell’adozione di valori e norme sociali comuni e nella conformità alle aspettative del gruppo. Un’altra teoria rilevante che spiega i meccanismi della riprova sociale è quella della “teoria dell’autopercezione“: gli individui sviluppano le proprie attitudini osservando il proprio comportamento e quello degli altri, e vedere molte persone che utilizzano e apprezzano un prodotto specifico può portare a concludere che il prodotto debba essere buono.

L’efficacia della prova sociale nel marketing cosmetico può essere ulteriormente compresa attraverso un ulteriore concetto, quello di “
bandwagon effect“, che descrive la tendenza delle persone a fare qualcosa principalmente perché altre persone lo stanno facendo. Nel contesto specifico dei consumatori di prodotti cosmetici, la prova sociale gioca dunque un ruolo fondamentale, in quanto riesce a modellare le percezioni e le decisioni di acquisto, soprattutto quando si tratta di prodotti che sono strettamente legati proprio all’immagine personale e alla percezione sociale.
Le recensioni positive, le testimonianze di clienti soddisfatti e le approvazioni da parte di influencer del settore possono significativamente influenzare le scelte dei consumatori, in quanto forniscono validazione e legittimazione, affidabilità e credibilità, riducendo stati di incertezza o ambiguità informativa su di un determinato prodotto di bellezza. Diventa impossibile resistere all’impulso di “unirsi alla folla”. Chiaramente non solo i “mi piace” o il numero di stelline e follower, ma anche statistiche e certificazioni possono avere una profonda valenza sulle attitudini comportamentali. Ne sono prova le affermazioni come “9 donne su 10 hanno notato un miglioramento della pelle” o “certificato dai dermatologi” che forniscono una solida base scientifica per il prodotto, rassicurando sulla qualità e sull’efficacia del prodotto. 

Impatto ed etica della prova sociale sulle decisioni di acquisto dei consumatori

Tuttavia, al di là di contenuti dichiarati o di soggetti referenziati, l’efficacia di un prodotto, come una crema di bellezza o un anti aging, deve basarsi su dati verificabili per essere credibile e costruire la fiducia dei consumatori. 

Il
marketing cosmetico, declinato ad esempio all’interno di uno spot pubblicitario, potrà certamente integrare la prova sociale, magari mostrando la testimonial utilizzare e godere del prodotto, o mostrare testimonianze di clienti soddisfatti. Questa modalità di comunicazione emozionale, sarà fondamentale per creare connessione narrativa ed  emotiva, di cuore, con lo spettatore, e garantire l’adozione del prodotto. Ma la costruzione di fiducia, però, non potrà mai costruire le proprie basi sulla scorta di un solo meccanismo cognitivo attentivo. Le aziende che comprendono bene le dinamiche psicologiche del consumatore sapranno anche “dare prova” di quanto enunciato, possibilmente riportando elementi in grado di offrire prove, test, numeri e risultati concreti, misurabili. Solo così infatti una comunicazione pubblicitaria potrà evolversi fino a diventare anche eticamente corretta, autentica e trasparente. La prova sociale servirà da “campanellino” di richiamo, ma la verità sull’efficacia di un prodotto sarà la modalità più forte e più vera per tutelare sempre la bontà di un marchio e la fedeltà (vera) dei suoi consumatori, reali brand ambassador e i migliori garanti per il sincero successo dell’azienda stessa.

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