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scopri come rendere unico il tuo team building
Ah, il role playing… beh, siamo diventati tutti un po’ anglofoni 🙃! Queste parole possono indubbiamente evocare immagini che ci portano quasi all’interno di un videogame, dove si alternano druidi elfici e dungeon infestati da mostri tentacolati, ma vi possiamo assicurare che questo termine ha poco a che fare con i draghi o le battaglie stellari. Ci riferiamo, infatti, ad uno strumento prezioso per i team building aziendali, dove “il gioco di ruolo” si riferisce all’atto di assumere le vesti di un personaggio (un ruolo per l’appunto) e agire in base alle sue caratteristiche e motivazioni. So che adesso starai immaginando i tuoi dipendenti mentre indossano elmi di cartone e fingono di essere cavalieri di un regno fantasy… no, non si tratta neppure di questo (tranne che tu non lo voglia fare veramente in tal senso 😆), ma in questa modalità di evento il contesto del team building è molto più “terreno, pratico e reale”, ma non per questo meno avvincente.
Si tratta spesso di imparare a esplorare un problema aziendale da un punto di vista differente, trovando nuove prospettive, completamente diverse e semplicemente “vestendo” un ruolo diverso. Questo è il cuore del role playing come strumento di team building e che ti offre un’opportunità unica per creare condizioni di apprendimento e di sviluppo, e per vivere e comprendere le dinamiche di squadra da un angolo inedito, promuovendo l’empatia, sviluppando abilità di problem solving, e rafforzando la coesione del team, infrangendo le barriere fisiche e psicologiche dell’ufficio. Ma la cosa più bella è che si può fare tutto questo divertendosi!
Sei mai stato in un gruppo di lavoro dove tutti sembravano parlare linguaggi diversi e non capirsi? O magari hai sentito che c’era bisogno di qualcosa per ravvivare il morale del tuo team? Beh, proprio il role-playing può essere la chiave per superare queste difficoltà. E non solo! Perché può infatti trasformare il tuo team in una squadra di supereroi dell’ufficio, pronti a risolvere qualsiasi problema con creatività, empatia e un forte spirito di squadra. Ecco come:
Stai ancora considerando il role playing semplicemente un gioco?
project by Mediatica Comunicazione
Ma come si fa esattamente a realizzare un role playing? Beh, non bisogna vedere tutte le serie di Harry Potter, per cercare di inventarsi da dove partire o capire che cosa inventarsi 😬… in realtà può essere utile seguire questi semplici passaggi:
Questo è forse il problema più comune e con cui ci si scontra facilmente. Non tutti siamo pronti a “recitare” una parte e se i membri del tuo team non si sentono a proprio agio o non sono abbastanza coinvolti, la sessione di role-playing rischia di cadere piatta. Per evitarlo, è bene creare un ambiente accogliente e inclusivo, che faccia sentire tutti integrati e parte dell’attività, incoraggiando la partecipazione attiva e valorizzando ogni contributo.
Quando non si è capito a fondo il proprio ruolo, i partecipanti possono sentirsi confusi e frustrati. Spesso ci si sente giudicati… beh, per prevenire questo, è utile, come abbiamo sopra anticipato, dare istruzioni chiare e dettagliate su ciascun ruolo. Assicurati che tutti capiscano il loro personaggio e il contesto in cui si trovano.
Il role-playing è una avventura meravigliosa, ma preparati anche ad assistere alla manifestazione di tensioni possibilmente già esistenti o a creare nuovi conflitti. Per gestire questo, stabilisci delle regole di base sul rispetto reciproco e sulla risoluzione dei conflitti. E ricorda, il tuo ruolo come facilitatore è quello di mediare e risolvere eventuali dispute in modo equo e costruttivo.
Come ogni favola che ha la sua “morale”, anche il role playing, che è uno strumento di apprendimento, deve basarsi sulla capacità di “far tesoro” delle lezioni apprese, applicandole al contesto reale, e quindi all’ambiente lavorativo. Se non si fa così, il team building resta uno strumento avulso e sganciato dalla sua contestualizazione all’interno delle dinamiche dell’ufficio. Per assicurarti che ciò avvenga, organizza sessioni di debriefing e riflessione dopo ogni gioco e discuti per bene su come le competenze e le conoscenze acquisite possono essere trasferite al lavoro quotidiano migliorando le relazioni e anche gli obiettivi aziendali.
Un altro errore che si commette con estrema facilità è quello di non aver modo di misurare il successo del tuo evento, senza comprendere, quindi, se sia stato efficace o no. Per prevenire questo problema, allora, stabilisci degli obiettivi chiari e misurabili fin dall’inizio, così da poter monitorare i progressi verso questi obiettivi e adattare le tue sessioni di gioco di conseguenza. Un ultimo consiglio, ricorda che ogni team è unico e potrebbe avere bisogno di un approccio diverso e personalizzato, quindi, non sempre una stessa attività va bene per tutti, è giusto sperimentare, provare e apprendere anche dai risultati, ma ancora meglio è il potersi affidare ad agenzie specializzate nell’organizzazione di team building aziendali e soprattutto nelle tecniche di role-playing, così da rispondere prontamente e seguire per te, tutte le fasi che fino a qui abbiamo esposto e che porteranno, se fatte bene, ad avere davvero quel dream team tanto agognato per le esigenze specifiche del tuo business.
Beh, non ci resta che augurarti buon gioco 😉!
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