Crea il tuo dream team con il role playing: ecco come fare

scopri come rendere unico il tuo team building

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Ah, il role playing… beh, siamo diventati tutti un po’ anglofoni 🙃! Queste parole possono indubbiamente evocare immagini che ci portano quasi all’interno di un videogame, dove si alternano druidi elfici e dungeon infestati da mostri tentacolati, ma vi possiamo assicurare che questo termine ha poco a che fare con i draghi o le battaglie stellari. Ci riferiamo, infatti, ad uno strumento prezioso per i team building aziendali, dove “il gioco di ruolo” si riferisce all’atto di assumere le vesti di un personaggio (un ruolo per l’appunto) e agire in base alle sue caratteristiche e motivazioni. So che adesso starai immaginando i tuoi dipendenti mentre indossano elmi di cartone e fingono di essere cavalieri di un regno fantasy… no, non si tratta neppure di questo (tranne che tu non lo voglia fare veramente in tal senso 😆), ma in questa modalità di evento il contesto del team building è molto più “terreno, pratico e reale”, ma non per questo meno avvincente.

Si tratta spesso di imparare a esplorare un problema aziendale da un punto di vista differente, trovando nuove prospettive, completamente diverse e semplicemente “
vestendo” un ruolo diverso. Questo è il cuore del role playing come strumento di team building e che ti offre un’opportunità unica per creare condizioni di apprendimento e di sviluppo, e per vivere e comprendere le dinamiche di squadra da un angolo inedito, promuovendo l’empatia, sviluppando abilità di problem solving, e rafforzando la coesione del team, infrangendo le barriere fisiche e psicologiche dell’ufficio. Ma la cosa più bella è che si può fare tutto questo divertendosi!

I benefici del role playing nei team building aziendali

Sei mai stato in un gruppo di lavoro dove tutti sembravano parlare linguaggi diversi e non capirsi? O magari hai sentito che c’era bisogno di qualcosa per ravvivare il morale del tuo team? Beh, proprio il role-playing può essere la chiave per superare queste difficoltà. E non solo! Perché può infatti trasformare il tuo team in una squadra di supereroi dell’ufficio, pronti a risolvere qualsiasi problema con creatività, empatia e un forte spirito di squadra. Ecco come:

  • migliorare la comunicazione: Il role playing è un ottimo modo per affinare le abilità di comunicazione. Quando si assume un ruolo diverso dal proprio, si deve pensare a come la persona che “rappresentiamo” parlerebbe, quale linguaggio userebbe, come reagirebbe a certe situazioni. Questo costringe a comunicare in maniera alternativa, cercando di nuovi e diversi modi, aiutando a capire come magari anche le stesse parole e stessi gesti possono essere interpretati da altre prospettive in maniera totalmente diversa, se non addirittura opposta al senso che si è dato all’origine. In un ambiente di lavoro, questo può tradursi in una comunicazione più chiara e più efficace, che tiene in conto anche delle specifiche diversità e che ne ha rispetto, rendendo, di conseguenza, un team più empatico, proattivo e coeso;
  • sviluppare la creatività e il problem solving: un “gioco di ruolo” è tutto quel che si può pensare, ma andando fuori dagli schemi ordinari, perché quando si vestono i panni di una situazione immaginifica, o anche di un personaggio fantastico, si deve fare appello a tutte le personali risorse di creatività.
  • In questa maniera non solo si determinano situazioni irreali, o anomale divertenti, ma è anche un ottimo allenamento per il cervello! Questo processo stimola il pensiero laterale e migliora le abilità di problem solving, rendendo il tuo team più agile e più preparato per affrontare le sfide del mondo reale;
  • rafforzare i legami tra i membri del team: un’attività come questa, inoltre, può avere un impatto profondo sulla dinamica del team, perché quando le persone giocano insieme, si creano ricordi insieme e si condividono esperienze uniche. In una sola parola: si creano relazioni. Si rompe il ghiaccio e l’atmosfera si fa rilassata predisponendo all’ascolto e alla comprensione e al rispetto dei diversi punti di vista

Stai ancora considerando il role playing semplicemente un gioco?

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project by Mediatica Comunicazione

Come implementare il role playing nel tuo team

Ma come si fa esattamente a realizzare un role playing? Beh, non bisogna vedere tutte le serie di Harry Potter, per cercare di inventarsi da dove partire o capire che cosa inventarsi 😬… in realtà può essere utile seguire questi semplici passaggi:

  • 1. stabilisci un obiettivo: devi sapere esattamente su quali livelli intendi lavorare, se cioè vuoi migliorare la comunicazione del tuo team, o se desideri stimolare la sua creatività. Oppure preferisci  rafforzare i legami del team? Una volta che hai chiaro il tuo obiettivo, sarà più facile progettare e condurre le tue sessioni di role-playing;
  • 2. scegli uno scenario: Il tuo team dovrà interpretare dei personaggi in un certo contesto, quindi dovrai scegliere un scenario adatto. Può essere qualcosa di relativo al tuo settore di lavoro, oppure qualcosa di completamente diverso. L’importante è che sia stimolante e coinvolgente per tutti. Ricordati di poter spaziare come meglio credi: anche favole o film con finali “a sorpresa” rispetto agli originali possono prestarsi bene ad essere un contesto stimolante e coinvolgente;
  • 3. definisci i ruoli: ogni membro del tuo team deve assumere un ruolo nel gioco, che può essere assegnato in base alle abilità e alle preferenze, oppure può essere scelto a caso;
  • 4. fornisci istruzioni chiare: non tutti conoscono questo tipo di team building e quindi è necessario dare informazioni e istruzioni chiare, per evitare fenomeni destabilizzanti e ansie da performance ingiustificate! Dare delle regole sarà fondamentale per “poter anche entrare nella parte”;
  • 5. guida e supporta: il team non va assolutamente abbandonato, ma seguito e guidato, supportato, se necessario. Assicurati che il team building venga svolto nella maniera adeguata e che tutti possano partecipare, rispettando le regole e gli obiettivi iniziali, Ricorda che non sei lì per “giudicare”, bensì per facilitare lo svolgimento dell’evento e per mettere tutti in condizioni di esprimersi al meglio. Quindi aiuta anche, se è il caso, intervieni e gestisci tempi e persone.
  • 6. debrief e riflessioni: quando il team building sarà terminato, non congedare semplicemente i partecipanti, ma chiedi subito al tuo tema un feedback o un confronto. Fare un debriefing e riflettere su ciò che è successo sarà fondamentale, perché sarà il momento dell’apprendimento, dove si discutono le difficoltà e le soluzioni, acquisendo conoscenze che poi torneranno utili per il lavoro di tutti i giorni.

Role-playing: problemi comuni e come evitarli

Ebbene sì, come per ogni attività di team building, anche questa non è priva di insidie che possono facilmente incontrarsi. Ecco allora qui a seguire una velocissima panoramica di problemi alquanto comuni che potresti incontrare e alcuni consigli su come evitarli.

1. Poca partecipazione

Questo è forse il problema più comune e con cui ci si scontra facilmente. Non tutti siamo pronti a “recitare” una parte e se i membri del tuo team non si sentono a proprio agio o non sono abbastanza coinvolti, la sessione di role-playing rischia di cadere piatta. Per evitarlo, è bene creare un ambiente accogliente e inclusivo, che faccia sentire tutti integrati e parte dell’attività, incoraggiando la partecipazione attiva e valorizzando ogni contributo.

2. Scarsa comprensione del proprio ruolo

Quando non si è capito a fondo il proprio ruolo, i partecipanti possono sentirsi confusi e frustrati. Spesso ci si sente giudicati… beh, per prevenire questo, è utile, come abbiamo sopra anticipato, dare istruzioni chiare e dettagliate su ciascun ruolo. Assicurati che tutti capiscano il loro personaggio e il contesto in cui si trovano.

3. Conflitti interpersonali

Il role-playing è una avventura meravigliosa, ma preparati anche ad assistere alla manifestazione di tensioni possibilmente già esistenti o a creare nuovi conflitti. Per gestire questo, stabilisci delle regole di base sul rispetto reciproco e sulla risoluzione dei conflitti. E ricorda, il tuo ruolo come facilitatore è quello di mediare e risolvere eventuali dispute in modo equo e costruttivo.

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4. Scarsa applicazione al contesto reale

Come ogni favola che ha la sua “morale”, anche il role playing, che è uno strumento di apprendimento, deve basarsi sulla capacità di “far tesoro” delle lezioni apprese, applicandole al contesto reale, e quindi all’ambiente lavorativo. Se non si fa così, il team building resta uno strumento avulso e sganciato dalla sua contestualizazione all’interno delle dinamiche dell’ufficio. Per assicurarti che ciò avvenga, organizza sessioni di debriefing e riflessione dopo ogni gioco e discuti per bene su come le competenze e le conoscenze acquisite possono essere trasferite al lavoro quotidiano migliorando le relazioni e anche gli obiettivi aziendali.

5. Mancanza di risultati misurabili

Un altro errore che si commette con estrema facilità è quello di non aver modo di misurare il successo del tuo evento, senza comprendere, quindi, se sia stato efficace o no. Per prevenire questo problema, allora, stabilisci degli obiettivi chiari e misurabili fin dall’inizio, così da poter monitorare i progressi verso questi obiettivi e adattare le tue sessioni di gioco di conseguenza. Un ultimo consiglio, ricorda che ogni team è unico e potrebbe avere bisogno di un approccio diverso e personalizzato, quindi, non sempre una stessa attività va bene per tutti, è giusto sperimentare, provare e apprendere anche dai risultati, ma ancora meglio è il potersi affidare ad agenzie specializzate nell’organizzazione di team building aziendali e soprattutto nelle tecniche di role-playing, così da rispondere prontamente e seguire per te, tutte le fasi che fino a qui abbiamo esposto e che porteranno, se fatte bene, ad avere davvero quel dream team tanto agognato per le esigenze specifiche del tuo business.

Beh, non ci resta che augurarti buon gioco 😉!

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