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Non serve nemmeno spiegare il motivo per cui il cibo è un vero e proprio trend nei social: con l’hashtag #food, i numeri delle immagini che ritraggono succulenti piatti salgono a cifre esorbitanti, una media di 90 milioni. Sì, perché il cibo, con i suoi colori e l’aspetto invitante, suscita l’acquolina in bocca e va a colpire direttamente la sfera sensoriale. A dirla lunga sull’importanza dell’immagine per il settore food è anche la lingua che si evolve fino alla creazione di neologismi, quali il modernissimo “foodography”, ormai servizio sempre più richiesto dalle aziende alla propria agenzia food marketing di fiducia. Le persone stesse non amano più solamente vedere il cibo, gli impiattamenti nei piatti e specifiche mise en place, ma desiderano entrare a far parte di questa narrazione, creando parte della storia in maniera autonoma e proattiva. Le persone, cioè, amano anche scattare le foto in prima persona, crearsi a loro volta un profilo, riprodurre a casa le prelibatezze assaggiate al ristorante, vivere attivamente un’esperienza di gusto che coinvolge tutti e 5 i sensi. Non sorprende, quindi, che chi trae vantaggio da questo #trend è proprio il ristoratore, il proprietario o il titolare del locale, l’imprenditore: un’immagine dall’appeal accattivante crea attesa, hype, e attira numerosi feedback positivi, like e visualizzazioni, che altro non sono se non una vantaggiosa pubblicità per l’attività di ristorazione. Per questo motivo sono gli stessi ristoranti a crearsi una pagina sui social, o ancora meglio a chiamare i content creator o le agenzie dedicate, per ottenere un efficace ritorno di immagine! Pinterest e Instagram sono, senza alcun dubbio, le piattaforme social più affini ai ristoranti, dove il fattore visual è preponderante: scopriamo allora come interpretare al meglio il concetto di marketing nel settore alimentare e sfruttare al massimo queste fonti di traffico, per richiamare clienti, in e aspiranti guide enogastronomiche di oggi.
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Pinterest è un social perfetto per valorizzare il concetto di marketing per il food: il tratto distintivo di questa piattaforma è la qualità delle foto, che si distinguono per un’ottima risoluzione, caratterizzate da immagini grandi, con molti pixel, dettagliate e ricercate nei colori, nei particolari. Il target di riferimento di Pinterest è un pubblico attento, che ama i dettagli, sicuramente più di nicchia e ricercato rispetto agli altri social del web. I post pubblicati su Pinterest si riconoscono dai colori brillanti, dalle immagini definite, perfette, che stimolano l’immaginazione e solleticano i sensi: il livello di engagement nel settore #food è alto, soprattutto per quei ristoranti di nicchia che propongono menù elaborati e ricercati. Essendo una piattaforma strettamente correlata alla potenza del visual e della sfera del visivo, l’audience di Pinterest si compone non solo di appassionati di #food & beverage, ma anche di #design, arte, architettura, arti applicate. Non a caso, i ristoranti più celebri sulla piattaforma sono locali eleganti e raffinati, d’avanguardia, dove la ricerca del design va a pari passo con la compilazione del menù e della carta dei vini più prestigiosi e pregiati. Stiamo parlando, in Italia, della famosa Osteria Francescana di Modena, l’istituzione di chef Massimo Bottura, il celebre inventore della spuma di mortadella; oltre oceano, invece, su Pinterest ci si può lasciare sedurre dal Noma a Copenaghen, con le sue soluzioni industrial chic, oppure dai ristoranti Michelin di New York e San Francisco.
Viviamo in un contesto ormai iper digitalizzato e connesso: basta osservare i display dei nostri smarphone, per vedere tutte quelle iconcine colorate, espressione di una pluralità di canali, piattaforme e vettori di presenza online attraverso cui ormai ci muoviamo quotidianamente. Questa
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