Restyling logo: perché è importante cambiare

Il restyling logo è un fattore importante all’interno di una strategia di marketing efficace, perché permette di rinnovare la brand identity e l’immagine del brand con un’azione soft, partendo direttamente dal logo, utilizzando font, colori, linee e un design rinnovato, più fresco, trendy, in linea con i tempi. Non viene modificato solo il logo visual del brand, ma anche e spesso il payoff, cioè l’aspetto testuale collegato con l’azienda che ne riflette i valori e gli intenti: il restyling del logo si può applicare al messaggio di testo, allo slogan che vuole trasmettere l’azienda, rivalutando l’intera brochure e tutto il materiale grafico del brand. Inoltre, l’agenzia di comunicazione si prefigge l’obiettivo teorico di svecchiare l’immagine del brand, che è perfettamente in linea con il desiderio di rendere più contemporanea l’azienda, coerente con i tempi che scorrono veloci e le trasformazioni culturali e sociali: mantenere un logo troppo ancorato al passato potrebbe far travisare al consumatore un’attitudine sbagliata, quella di non volersi evolvere con le esigenze del presente (e soprattutto del futuro), con le aspettative e i desideri delle generazioni che cambiano. Presentarsi sul mercato con un logo che sa di vecchio fa sembrare i prodotti obsoleti, antiquati, non attuali.

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Quali sono le tendenze di un logo restyling contemporaneo?

In generale, in base ai trend design del momento, il restyling di un logo si basa sul concetto less is more del togliere piuttosto che aggiungere, volto al minimalismo, alla pulizia delle linee: difficilmente, infatti, il marchio decide di complicare il disegno o di aggiungere forme e strutture. Durante l’operazione di rinnovo di un logo è invece fondamentale mantenere una certa linearità con il marchio del passato, in modo da non disorientare il cliente che è abituato a quelle forme e a quei colori. Il processo di restyling logo è un’operazione più semplice del rebranding, e coinvolge soprattutto i creativi del brand: di solito, le motivazioni per le quali si procede a rinnovare il marchio, il simbolo grafico di un’azienda sono essenzialmente due, dare una nuova luce al logo e renderlo facilmente riproducibile in forma digitale, anche sul web. Inoltre, rinnovare, rinfrescare il logo di un brand si basa su altre specifiche esigenze:

– migliorarlo da un punto di vista estetico, grafico;
– renderlo più attuale perché sia più solido, riconoscibile, incisivo, accessibile, magnetico;
– renderlo più flessibile rispetto ai nuovi media, che richiedono più versioni e di conseguenza una struttura progettuale migliorata;
– informare il target di riferimento rispetto a un’aria di cambiamento in azienda;
– aprire la comunicazione dell’azienda a nuovi segmenti e settori di mercato.

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Le tendenze grafiche del momento: come adeguarsi ai trend design più attuali?

Quando ci si appresta a un cambiamento di immagine aziendale, a partire dal logo, è necessario porsi questa domanda: le forme e i colori di oggi riflettono i tempi moderni e l’epoca in cui viviamo? Un logo di 10 anni fa è attuale anche oggi? La risposta, molto probabilmente, sarà negativa: i trend del design cambiano, si evolvono, si modificano velocemente in base anche ai gusti e alle richieste di mercato, ai fenomeni di costume, arte e spettacolo e così via. Ogni periodo storico ha una propria tendenza grafica di riferimento, che molto spesso coincide con l’andamento delle arti applicate in funzione delle tecnologie di stampa e di riproduzione. Un logo, per essere moderno e contemporaneo, deve essere il più possibile flessibile, versatile e facilmente riproducibile. Se 30 anni fa il marchio doveva essere un simbolo chiaramente identificabile su una busta da lettere intestata, oggi si richiede al graphic designer di creare un logo che sia riconducibile ai social come Facebook, Instagram, oppure facilmente riconoscibile su una mail. Per fare un esempio concreto, molti brand di moda hanno abbandonato il font dalle linee sinuose per qualcosa di più stilizzato, grafico, a bastoni, più leggibile e chiaro dai dispositivi mobili: di sicuro, si è tolta molta artisticità, estetica, bellezza, ma si è acquistato in velocità di riproduzione e in un maggior impatto visivo. Il logo del celebre fashion designer Oscar De La Renta, tanto omaggiato nella serie Se and The City come vero guru della moda contemporanea, passa dalla firma grafica in corsivo dello stilista a un font a caratteri cubitali: la stessa cosa accade per Maison Margiela e Salvatore Ferragamo, i cui logo si fanno granitici. Siamo partiti con il concetto di rinnovo logo strettamente legato con l’urgenza di un cambiamento d’immagine aziendale, più fresca e innovativa. Per molti grafici, invece, il restyling del logo aziendale ha un obiettivo molto semplice e meno romantico: rendere il logotipo più comodo e funzionale, non importa che piaccia ma che sia facilmente riconoscibile al target di riferimento, al pubblico.

Inoltre, un logo che funziona in modo eccellente deve adattarsi ai dispositivi mobili digitali che richiedono dimensioni sempre più contenute e ridotte: il
restyling del logotipo si deve adeguare alle esigenze di mercato, basti pensare semplicemente ai dispositivi con schermo piccolo, come smartphone, o addirittura smartwatch, che hanno obbligato un’infinità di aziende a rendere più leggibile il proprio logo, e talvolta a modificare addirittura anche il  nome del brand stesso. 

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